Il Teatro dallarmadio nasce nel 2004 dall'incontro artistico di Fabio Marceddu, Antonello Murgia, Paoletta Dessì e Raffaele Marceddu. La forza di questo sodalizio nasce dal dialogo poetico di mondi opposti, lontani. La cultura ha valore se sa diventare esperienza diretta. Il nostro obiettivo è la ricerca continua: l'eredità dei grandi maestri nell'anelito sensibile e permeabile alle nuove forme, come il cinema, ad esempio. La musica è la forza trainante del gruppo. Il teatro “Dallarmadio” è civile, sociale, si occupa di attualità in termini non cronachisti; tanti sono i Premi che la compagnia ha ricevuto, in questa ricerca irriverente del “diritto alla gioia”, e alla ricerca di alternative ai “vicoli ciechi” che si sommano al dolore e alla disperazione del mondo.
"Il teatro è dentro di noi. Non è un luogo, non è una struttura, non è cristallizzato in regole ferree, al contrario, il teatro è un modo di relazionarsi agli altri, al mondo, è l'arte di comunicare, un trampolino sporto al nuovo, nella scoperta della propria meravigliosa diversità, all'interno di un mondo che sembra opporsi al risveglio di un vero sé, unico e irripetibile". Antonello Murgia e Fabio Marceddu.
Motivazioni dei premi ricevuti dal Teatro Dallarmadio
Menzione Speciale a “Rivelazioni” del Teatro Dallarmadio, Bologna, 2007.
“Per l'originalità della scrittura drammaturgica e la sapiente esecuzione corale di una partitura narrativa che coniuga scene recitate e concertazioni vocali di ardita concezione, per proiettare in un fantascientifico medioevo prossimo venturo i mali che incombono su un presente minacciato da fondamentalismi e false ideologie”.
Primo Premio a “Bestie Feroci” Lugano, 2007.
“La giuria davanti all’estrema varietà e diversità degli spettacoli in concorso, ha deciso di premiare BESTIE FEROCI della compagnia sarda Teatro Dallarmadio riconoscendo nello spettacolo, nonostante una scelta formale non prettamente teatrale, la capacità ironica di raccontare con pensata leggerezza, attraverso la musica, un periodo così contraddittorio come l’Italia degli anni ’70 e ’80”.
Premio del Pubblico, 2013.
“La giuria è intanto davvero lieta della scelta del pubblico: “Bestie feroci revolution” del Teatro Dallarmadio spettacolo di notevole intelligenza, colto, spiritoso, scoppiettante, coinvolgente, bravissimi Fabio Marceddu e Antonello Murgia”.
Premio del Pubblico a “FM e il suo Doppio”. Rimini, 2016.
“Una storia - e che storia - messa in scena con freschezza, apparente leggerezza e profonda intensita'. Un dialogo tra l'attore e il pubblico - finalmente ci si ricorda che si fa teatro per qualcuno - ironico e colorato, mai scontato, messo in scena perché davvero necessario. Musiche e costumi indovinati, come del resto lo stesso protagonista, persona e allo stesso tempo grande personaggio”.
Premio del pubblico e Premio della giuria dei tecnici per Alfonsina Panciavuota.
Queste, in sintesi, le motivazioni della Giuria: Il pubblico della kermesse ha deciso di premiare Teatro dall'armadio con lo spettacolo Alfonsina Panciavuota con motivazione unica: spettacolo insolito e articolato, completato egregiamente dall’artista in scena, capace di creare più maschere e più sfaccettature del dramma. Originale il rapporto con l’oggetto in scena, che diventa lo strumento attraverso il quale “giocare”, apparentemente e con efficacia, alla rinascita.
Primo Premio per Alfonina Panciavuota.
“Una favola nera di riscatto, scritta e interpretata da Fabio Marceddu con cura artigianale, lavorando per sottrazione la propria recitazione vibrante che tocca e commuove nel risuonare solitario di più voci e figure. Una creazione incardinata nella finissima regia di Antonello Murgia che disegna l’itinerario iniziatico e liberatorio di una donna povera, venduta a soli dieci anni d’età a una famiglia di proprietari minerari: detentori di un potere oppressivo e violento nella Sardegna del secondo dopoguerra del secolo scorso. Un’opera capace di restituire il nodo di storie di una generazione di madri e donne non solo sarde, ma di ogni luogo e tempo dove c’è un’Alfonsina Panciavuota affamata di equanime rispetto, giustizia e amorevole dignità contro le tracotanze dei potenti”
Premio della Critica ad Alfonisina Pancivuota.
La Giuria ha scelto di consegnare il proprio premio ad “Alfonsina Panciavuota” del Teatro Dallarmadio, di e con Marceddu Fabio, ideazione scenica e regia di Antonello Murgia: dalla Sardegna (e la lingua dell’isola appare a tratti, un’energia speciale) una storia personale e collettiva ad un tempo, ricordi di una “servetta” consegnata, a dieci anni, alla famiglia ricca del paese, Casa Spinetti. Una bocca in meno da sfamare in famiglia, quasi naturale il facile sfruttamento, per il lavoro e non solo, di una ragazzina ingenua, sola, prigioniera. Marceddu è solo in scena ma sono tanti i personaggi di questo racconto nato anche da inchieste, indagini sul territorio. Davvero un notevole lavoro, complesso, articolato anche sul piano registico, una vasta, densa teatralità conquistata con pochi elementi, semplici, ma di considerevole efficacia, uno spettacolo, “Alfonsina”, che ci si augura possa circuitare il più possibile. Complimenti di cuore!
Premio del Pubblico a BESTIE FEROCI .
Il premio del pubblico è assegnato invece a Bestie Feroci del Teatro Dallarmadio con Fabio Marceddu e Antonello Murgia con la motivazione: “Due attori “bestiali” per bravura e variazioni dei registri donano al pubblico un viaggio nella musica italiana trasversale e preciso, capace di sfiorare toni comici ma anche drammatici. Il teatro-canzone ha trovato i suoi eredi: testi, sonorità, mimica e quella capacità di arrivare dritti al cuore del pubblico.”
Il Teatro Dallarmadio vince la XX edizione del "Palio Poetico musicale Ermo Colle" di Parma.
Queste le motivazioni della giuria composta da Fabrizio Croci, Silvio Malacarne, Patrizia Mattioli, Valeria Ottolenghi e Sandra Soncini che ha votato “F.M. e il suo doppio” all'unanimità:
“Le iniziali del titolo per il nome dell'attore in scena, davvero strepitoso, ma anche per la sofferta dialettica tra femmina e maschio, un incanto seguire la tenacia, con cui viene conquistata la propria identità anche di artista sul palcoscenico. La Sardegna terra d'origine e la famiglia: tante le contraddizioni. I numerosi lavori per completare la formazione, i provini in giro per l'Italia, Gigi Proietti, Franco Quadri e le esperienze europee. Anche quando le risate sono piene, ed esplodono fra il pubblico, si avverte la fatica, spesso dolorosa di rimanere fedeli a se stessi. Strabiliante il succedersi delle metamorfosi in scena. Bravissimo Fabio!”.
INTERVISTE:
">Servizio Rai Tg3 - Premio ad Alfonsina Panciavuota 2019