Drammaturgia di Fabio Marceddu
Con Fabio Marceddu e Cristiana Cocco
Regia e musiche Antonello Murgia
Elementi scenografici e costumi Paoletta Dessì
Il Concerto in una stanza, il nuovo spettacolo del Teatro dallarmadio, è il con-certo di tutte le stanze che ci contengono, imprigionano, proteggono, ingannano, le stanze delle categorie, le scatole magiche ove avvengono cose straordinarie, le capanne dei bambini costruite con coperte e lenzuola, i muri che diventano pubblico acclamante verso il quale si canta a occhi chiusi. La stanza segreta dove si congegna una fuga. La stanza diventa quindi come un accumulatore d'energia per tentare di lanciare un potente segnale alle stelle: come siamo diventati soli a forza di essere tutti uguali.
In un mondo-teatro accomodato sul divano, innamorato della morte, che ripresenta il neuromarketing tele-consumistico, dove il lutto e la patologia (specie se terminale) vengono scambiati per "impegno", il rumore e l'ossessione di note ripetute per "musica", noi dichiariamo che "preferiamo vivere". Sappiamo benissimo che il mondo non ci piace, che lottiamo tutti per guarire da qualcosa. Lo sappiamo bene. Non vogliamo aggiungere orrore all'orrore, morte alla morte. Ne abbiamo tutti abbastanza. Non c'è limite al peggio. Certo. Ma non c'è limite al meglio.
In scena Fabio Marceddu e Cristiana Cocco, diretti da Antonello Murgia che e-seguirà le musiche dal vivo. Le scenografie sono di Paoletta Dessì.
Questo è un concerto spettacolo dove il femminile e il maschile si con-fondono, al di là delle confezioni cataloganti, dove il dolore lancia l'amo nell'immensità del mare. La forza bruta delle onde non può affondare un tappo di sughero che galleggia. Così i due attori/attrici danzano galleggiando, nella tempesta, e ridono.